Incontro comune della Rete EsCTS e della Rete Portoghese di STS. Lisbona 7-9 giugno 2017
Call For Papers
Siamo lieti di annunciare il primo incontro coordinato della Rete EsCTS e della Rete Portoghese di STS. L’incontro si terrà dal 7 al 9 di Giugno 2017 a Lisbona, presso l’Istituto di Scienze Sociali dell’università di Lisbona (www.ics.ulisboa.pt). Il titolo dell’incontro è: Lost in Traslation – persone, pratiche e concetti attraverso i confini. Si accettano proposte di articoli, comunicazioni, presentazioni audiovisive, e formati non convenzionali.
Il Portogallo e la Spagna condividono molte cose, ma sono anche divisi da diversi confini, politici, linguistici, storici e persino tecnologici. Sebbene siano parte della stessa penisola, sono entità autonome: due nazioni, due sistemi politici, diverse lingue e, naturalmente, due sistemi accademici diversi, così come due comunità STS differenti. Sotto diversi aspetti, sono due lati di un confine. Ciò nonostante, gli studi di Scienza, Tecnologia e Società (STS) insegnano che confini e limiti sono tutt’altro che evidenti.
Gli studi STS mostrano chiaramente come limiti e confini siano continuamente attraversati, sfidati e ridisegnati. Pertanto, mantenere i confini è necessariamente una pratica performativa, che richiede continuamente separazione e integrazione, differenze e traduzioni, ma anche interdizioni e trasgressioni. In effetti, non esisterebbero i confini se non ci fossero oggetti, persone e informazioni che transitano continuamente attraverso questi stessi confini.
L’idea di oggetti-limite (boundary objects), proposta per la prima volta da Susan Leigh Star e James Griesemer nel 1989, si riferisce a quegli oggetti che sono “sufficientemente malleabili da adattarsi ai bisogni e alle restrizioni locali degli attori che li utilizzano, ma talmente robusti da mantenere un’identità propria nei diversi luoghi che attraversano” (Leigh-Star and Griesemer, 1989:393). Essendo parte di diversi mondi sociali contemporaneamente, gli oggetti-limite permettono la comunicazione e la traduzione attraverso questi mondi, e risiedono proprio, dove questi ultimi s’incontrano e si sovrappongono, senza però appartenervi, come mostri, come cyborgs (Bowker and Star, 1999).
E se gli incontri STS fossero una sorta di oggetti-limite? In un certo senso, è quello che crediamo e, in effetti, riflessioni e dibattiti su oggetti e confini non sono certo nuovi in STS. Alcuni incontri precedenti della Rete EsCTS hanno già lanciato esplicitamente la sfida di aprire i confini degli studi STS per dialogare con collettivi interessati e coinvolti ben al di là dell’accademia. Le dinamiche e i paradossi della diaspora accademica, inoltre, sono stati temi rilevanti di questi incontri, già che tanti ricercatori spagnoli e portoghesi sono stati costretti a emigrare a causa della mancanza di fondi o della politica economica adottata dai paesi più duramente colpiti dalla crisi. Pertanto pensiamo che il primo incontro comune delle comunità STS portoghesi e spagnole rappresenti un’opportunità unica di continuare a riflettere su cosa significhi e comporti attraversare confini, costruire e ricostruire identità, tradurre da e per mondi sociali diversi, e stabilire pratiche tecnologiche, politiche e accademiche di là da questi confini.
Questo incontro rappresenta, dunque, un’opportunità per tutti gli accademici di STS, in Spagna, Portogallo o altrove, di incontrarsi e condividere le loro esperienze sociali, scientifiche, epistemologiche e politiche generate dalle difficoltà dovute all’attraversamento dei confini linguistici, territoriali, disciplinari e professionali. Sono ben accetti articoli individuali o collettivi, brevi presentazioni, comunicazioni audiovisive, e formati non convenzionali che tocchino i seguenti temi:
- Pratiche, tecnologie e oggetti, coinvolti nello smantellamento/costruzione di confini geografici, linguistici, disciplinari, tecnologici e politici.
- Pratiche scientifiche che operano ed espandono gli interstizi tra confini e limiti concettuali.
- Prospettive e teorie STS sulle tendenze attuali della mobilità accademica e sulle migrazioni in genere.
- La costituzione e mappatura socio-tecnica delle diaspore
- L’istituzione di gerarchie della mobilità accademica (centri e periferie).
- Cosa rappresentano questi confini e chi tengono fuori? Qual’è il loro ruolo nella politica tecnoscientifica europea?
- Il ritorno all’istituzione o al paese di origine e la trasformazione delle comunità che vi risiedono.
- La naturalizzazione degli stranieri residenti in Spagna e Portogallo.
- Le sfide e le difficoltà nel tradurre o adattare concetti STS originariamente espressi in lingue diverse (Inglese, Francese, etc.) nella propria lingua, o situazione locale.
- Ibridazione delle identità e delle carriere accademiche
Se da un lato questi suggerimenti rappresentano un’opportunità di riflettere su quei temi specifici che il comitato organizzativo ha voluto mettere in luce, dall’altro siamo comunque ben disposti a considerare proposte e articoli che non affrontano direttamente o esplicitamente questi temi, ma sono coerenti con un incontro STS e rappresentano un’opportunità di arricchire e stimolare il nostro incontro.
S’invitano presentazioni, attività, performances, e contributi in inglese, in tutte le lingue dello stato spagnolo e in portoghese. Vi preghiamo di inviare le vostre proposte (massimo 250 parole) a es.cts.es@gmail.com, includendo i vostri dati di contatto (nome, cognome, email, e istituzione di appartenenza, se presente).
La scadenza è venerdì 10 di febbraio 2017
La partecipazione all’incontro e libera e gratuita.
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